Rimangono in carcere con pene dai 3 ai 4 anni i componenti della banda rom che rubava rame
OSIMO – Sono stati tutti condannati i nove uomini e una donna della organizzatissima banda di rom, specializzata nei reati contro il patrimonio ma soprattutto in furti di rame nei parchi fotovoltaici, che imperversava da circa due mesi tra i comuni di Osimo, Camerano,
Sono stati tutti condannati i nove uomini e una donna della organizzatissima banda di rom, specializzata nei reati contro il patrimonio ma soprattutto in furti di rame nei parchi fotovoltaici, che imperversava da circa due mesi tra i comuni di Osimo, Camerano, Agugliano E Polverigi. Dopo essere stati tutti arrestati in flagranza di reato i 10 delinquenti rumeni, predoni dell’oro rosso, a conclusione del rito direttissimo tenutosi l’altra mattina nell’udienza al Tribunale di Ancona, sono stati condannati a pene dai tre ai quattro anni confermando la detenzione in carcere e restrizione di libertà per la loro accertata grave pericolosità sociale e pericolo di fuga.
La preziosa e articolata attività investigativa condotta dai carabinieri della Compagnia di Osimo, sotto la direzione del Capitano Raffaele Conforti e in coordinamento con Irene A. Bilotta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, ha portato a una importante e decisiva svolta nelle indagini di Polizia Giudiziaria nell’ambito dell’operazione denominata “Red Gold”, raccogliendo ulteriori elementi e aggravando la posizione penale e processuale non solo dei dieci arrestati che rimangono reclusi in carcere, ma portando all’individuazione di altri tre personaggi in organico alla banda.Ciò ha consentito di acclarare come i 13 componenti del sodalizio criminale si erano stabilmente associati, allo scopo di commettere più delitti, promuovendo, costituendo e organizzando l’attività delinquenziale in cui tutti avevano un ruolo attivo e continuo nella consumazione di molteplici delitti per il conseguimento di uno scopo comune, ovvero depredare la proprietà privata aumentando i proventi illeciti da riciclare in ulteriori profitti illegali, specializzandosi nei furti di rame e spadroneggiando negli ultimi due mesi nella Val Musone. Difatti si è passati dall’imputazione iniziale per: “Furto Aggravato continuato in concorso” al deferimento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per l’incriminazione del delitto di: “Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati di rame ai danni di impianti ed aree di fotovoltaico”, dei cittadini romeni arrestati lo scorso 2 maggio e attualmente detenuti:Calancea Ioan Bogdan, Bardita Gheorghe, Boncea Gheorghe, Zharia Iosif; Dranga Daniel, Memet Octavian Niculae, Iancu Mariana, Lungu Daniel Stefan, cristea Florin, Tanase Ionut, Si aggiungono poi gli altri tre complici individuati e facenti parte, a pieno titolo, dell’associazione criminale.A carico dei 13 malviventi sono stati raccolti inconfutabili elementi probatori in ordine alla costituzione, organizzazione e partecipazione dei reati di furti di rame ed altri commessi nei mesi di marzo ed aprile u.s. nell’osimano e nella val musone, che grazie ai ricavi illeciti accumulati gli consentivano un tenore di vita al di sopra delle loro reali possibilità, risultando peraltro nullatenenti e delinquenti abituali.