Risarcimento danni maltempo, la domanda in Comune. E intanto i cittadini segnalano i luoghi a rischio
OSIMO – Qualche giorno dopo, quasi una settimana, il violento nubifragio che si è abbattuto su Osimo e la Riviera del Conero, inizia la conta dei danni.
Per Osimo, come si ricorderà, il Comune aveva chiesto lo stato di emergenza, da qualche ora si sta muovendo concretamente qualcosa con la possibilità a privati e imprese di elencare danni subiti in seguito al maltempo
Ne dà notizia ai propri concittadini il sindaco di Osimo Simone Pignaloni con questo avviso “Buone nuove dalla Regione Marche.
Dopo la richiesta dello stato di emergenza, aperta una prima finestra da parte della Protezione civile regionale per raccogliere una prima stima di danneggiamenti”.
L’iter da seguire prevede la realizzazione di una breve relazione esplicativa corredata da documentazione fotografica e da una prima stima del risarcimento richiesto per sistemare quanto rovinato dalla furia di vetno e pioggia. Il tutto andrà presentato all’Ufficio Protocollo del Comune.
E non basta, nel frattempo il Comune per i danni causati al proprio patrimonio e per i danni causati ad imprese e privati dal patrimonio comunale si è attivato da subito anche con la propria assicurazione. Anche in questo caso si richiede stessa procedura e documentazione completa di descrizione scritta e immagine da far pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune.
Intanto la collaborazione dei cittadini nel segnalare aree ancora potenzialmente a rischio dopo la bufera continua attivamente.
Soprattutto utilizzando il portentoso canale social gli osimani segnalano spesso con foto alberi pericolanti o rami in bilico, pali della luce sradicati e altre anomalie che potrebbero costituire reale pericolo. Come per esempio nella zona che dai laghetti di Campocavallo dove è stata registrata una condizione di evidente pericolo per chi percorre a piedi la zona verso i due ponti. Numerosi alberi pericolanti e rami spezzati a terra rendono il camminamento difficoltoso oltretutto senza alcuna transenna. O ancora nella zona della passeggiata del Musone, sempre a causa di rami e alberi. Se dunque da una parte l’area residenziale e abitata comunque è stata restituita alla normalità nel volgere di pochi giorni rimangono ancora zone alla periferia e poco battute in stato di reale emergenza. Per questo si raccomanda la massima prudenza
foto dl social