Risse in centro: i suggerimenti di Celentano, presidente del cdq1
OSIMO – Jacopo Celentano interviene sui recenti episodi che hanno visto piazza Nuova protagonista di azioni scellerate.
E’ particolarmente importante la sua riflessione, poiché proprio i consigli di quartiere hanno il polso delle situazioni cittadine e possono quindi diventare preziosi alleati del governo centrale.
Ecco le consideraioni del presidente
“Partiamo dal fatto che è imprescindibile il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine, che oltre a intervenire nei momenti di violenza hanno auspicabilmente un effetto disincentivante. Stesso effetto che hanno le telecamere di sorveglianza montate negli ultimi anni a Osimo.
Detto questo, il solo lavoro delle Forze dell’Ordine non può risolvere il problema, al massimo spostarlo al di fuori della città o reprimerlo temporaneamente.
È quindi necessario agire anche a livello sociale: il disagio spesso nasce nelle famiglie, quindi vanno sostenute le famiglie vulnerabili ed emarginate; inoltre, si potrebbero fare iniziative di comunicazione e sensibilizzazione rivolte alle famiglie, a partire dagli adulti/genitori, sul rispetto delle leggi e dei regolamenti comunali, sui temi dell’educazione civica, della salute mentale, per fare degli esempi.
E poi è necessario agire anche a livello comunitario: non solo dare spazi (i centri sociali ecc) ma contenuti, e in particolare sostenere nuove forme di aggregazione, dialogando e sostenendo le parrocchie ma anche la comunità musulmana locale e le realtà associative laiche, mettendole in comunicazione tra loro e incentivando iniziative comuni. Quindi costruendo così nuovi legami in una società locale che si è frammentata.
Tra questi anche i legami di vicinato (ma per questo va anche incentivata la stabilità residenziale) che favoriscono una sorveglianza sociale spontanea del quartiere e l’integrazione delle famiglie emarginate.
Un’attenzione particolare va data alle zone vulnerabili a partire dai parchi (non a caso teatro della coltellata): oltre che la sorveglianza, vanno incentivati usi molteplici di queste zone da parte delle realtà di aggregazione locale”.