Tutti i “colpi” della banda arrestata oggi dai carabinieri di Osimo. Indagini durate mesi
OSIMO – Nella mattinata odierna, in provincia di Napoli, Somma Vesuviana, Cercola, Sant’Antimo e quartiere Ponticelli di Napoli i Carabinieri della Compagnia di Osimo, con la collaborazione dei reparti dell’Arma competenti per territorio,
hanno dato il viae ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di sette persone di origine partenopea, emessa dal GIP del tribunale di Ancona Carlo Masini, su richiesta del Sostituto Procuratore dott. Ruggiero Dicuonzo, poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, di 22 furti pluriaggravati in danno di uffici comunali, esercizi commerciali e agenzie di servizi, in concorso, (di cui 5 tentati) commessi nelle province di Ancona [Sirolo e Senigallia], Pesaro-Urbino [Mondolfo], L’Aquila [Pescina], Avellino [Montella], Benevento [Limatola], Arezzo [Sansepolcro], Bari [Bitetto], Caserta [Caiazzo,Trentola-Ducenta], Salerno e Napoli [12 furti in totale], nonché per quattro indagati anche del reato di ricettazione.
L’inchiesta, condotta dalla Stazione Carabinieri di Numana e durata sei mesi, ha permesso di far emergere un fenomeno criminale registrato nel Centro e Sud del territorio nazionale, ovvero nella realizzazione in un arco temporale assai ristretto di una serie di furti in danno di uffici comunali, esercizi commerciali e agenzie di servizi, da parte di un gruppo di soggetti, gli odierni arrestati più altri 5 indagati in stato di libertà, tutti radicati nella provincia partenopea, accomunati da analoghe se non identiche modalità realizzative.
Le indagini hanno avuto inizio a seguito del furto perpetrato all’interno del Comune di Sirolo, nella notte del 20 agosto 2019, durante il quale i malviventi, dopo aver forzato tre casseforti e varie scrivanie, asportavano equipaggiamenti in dotazione alla polizia municipale. Il modus operandi messo in atto durante il menzionato evento delittuoso poneva l’attenzione dell’Arma numanese su un gruppo di malviventi che prediligeva tale fenomenologia criminale. Difatti, nel periodo successivo all’accadimento verificatosi in Riviera del Conero, gli uffici comunali di cittadine del Centro-Sud Italia, nonché esercizi commerciali, agenzie assicurative e di servizi, venivano depredati di carte d’identità, denaro, strumenti e altri generi di beni, non prima di aver neutralizzato con estrema scaltrezza e professionalità i sistemi di allarme e di videosorveglianza, ovvero attuando l’effrazione di porte anche blindate, finestre e serrande.
La serialità delle condotte delittuose [sottratte circa 1.200 carte d’identità e beni per un valore complessivo di 50mila euro], la meticolosità dei preparativi riguardante la composizione degli esecutori, gli stratagemmi e le precauzioni adottate per non destare sospetti di terzi, hanno evidenziato un preciso programma criminoso teso a realizzare illeciti profitti evidentemente necessari ai singoli componenti del gruppo per la loro sopravvivenza, e non solo, attesi il loro stato di nullafacenza ed al contempo il possesso di beni voluttuari.
Alcune delle carte d’Identità trafugate dalla banda sono state reimpiegate nel circuito dell’immigrazione clandestina.
Infatti, dall’attività d’indagine è emerso che:
- il 17 settembre 2019, in Grecia, tre cittadini siriani sono stati tratti in arresto per il possesso di quattro carte d’identità asportate dal Comune di Montella;
- il 26 settembre 2019, sempre in Grecia, cittadini sudanesi e iracheni sono stati trovati in possesso di 7 carte d’identità asportate dal Comune di Bitetto;
- il 13 gennaio 2020, presso l’aeroporto di Fiumicino, personale della Polizia di frontiera controllava un cittadino siriano in possesso di un documento identificativo asportato dal Comune di Mondolfo;
- il 23 gennaio 2020, presso il casello autostradale A/14 di Fano, gli inquirenti sequestravano arnesi da scasso e chiavi alterate, occultati all’interno del portabagagli di una Fiat 500 con a bordo 4 degli indagati, verosimilmente in trasferta per l’ennesimo furto da compiere;
- il gruppo intratteneva innumerevoli contatti con ricettatori extracomunitari ai quali vendere le carte d’identità in bianco rubate.
Di seguito i delitti consumati, in ordine cronologico:
- 20 agosto 2019, in Sirolo (AN), furto aggravato in danno del Comune, durante il quale asportavano un casco in dotazione alla Polizia municipale e la somma di euro 10,00;
- 02 settembre 2019, in Caiazzo (CE), furto aggravato in danno del Comune, durante il quale asportavano la somma di euro 2.515,00 in denaro contante ed un hard disk;
- 04 settembre 2019, in Montella (AV), furto aggravato in danno del Comune, durante il quale asportavano n. 91 carte d’Identità in formato cartaceo, in bianco, e la somma di euro 2.150,00 in denaro contante;
- 11 settembre 2019, in Limatola (BN), furto aggravato in danno del Comune ove asportavano la chiave di una cassaforte;
- 15 settembre 2019, in Sansepolcro (AR), furto aggravato in danno del Comune, ove si impossessavano della somma di euro 4.485,00 in denaro contante due medaglie in argento;
- 25 settembre 2019, in Bitetto (BA), furto aggravato in danno del Comune, durante il quale si impossessavano di n. 197 carte d’Identità in bianco, n. 35 carte d’identità elettroniche già intestate e n. 4 smart card nominative per il rilascio delle stesse, nonché la somma di euro 77,00 in denaro contante;
- 11 ottobre 2019, in Sala Consilina (SA), furto aggravato in danno del Comune, ove si impossessavano di due marche da bollo e denaro contenuto nel distributore di bevande, per un valore complessivo non quantificato;
- 23 ottobre 2019, in Battipaglia (SA), tentato furto aggravato in danno del Comune, ove non riuscivano nel proposito criminoso per l’assenza di beni o valori da asportare;
- 19 dicembre 2019, in Mondolfo (PU), furto aggravato in danno del Comune, durante il quale asportavano n. 648 carte d’Identità in formato cartaceo, in bianco, e la somma di euro 30,00 circa in denaro contante;
- 30 dicembre 2019, in Postiglione (SA), furto aggravato in danno del Comune, durante il quale asportavano un numero imprecisato di carte d’Identità in formato cartaceo, in bianco, e la somma di euro 565,00 circa in denaro contante;
- 31 dicembre 2019, in Pescina (AQ), furto aggravato in danno del Comune, durante il quale asportavano la somma di euro 24,00 in denaro contante;
- 04 gennaio 2020, in Castellammare di Stabia (NA), furto aggravato in danno del Comune, ove si impossessavano di un server installato nell’impianto di videosorveglianza;
- 14 gennaio 2020, in San Marzano di Nola (NA), furto aggravato in danno del Comune, durante il quale asportavano n. 206 carte d’Identità in formato cartaceo, in bianco, e la somma di euro 1.140,00 in denaro contante;
- 15 gennaio 2020, in Bacoli (NA), tentato furto aggravato in danno del Comune, ove non riuscivano nel proposito criminoso per l’assenza di beni o valori da asportare;
- 16 gennaio 2020, in Torre del Greco (NA), furto aggravato in danno di un laboratorio analisi cliniche, ove si impossessavano della somma di euro 3900,00 in denaro contante;
- 22 gennaio 2020, in Senigallia (AN), furto aggravato in danno del Comune, ove si impossessavano di denaro contenuto nel distributore di bevande, non quantificato;
- 29 gennaio 2020, in Siano (SA), furto aggravato in danno di un Minimarket, ove si impossessavano della somma di euro 80,00 in denaro contante;
- 01 febbraio 2020, in Sicignano degli Alburni (SA), tentato furto aggravato in danno del Comune, ove non riuscivano nel proposito criminoso per l’assenza di beni o valori da asportare;
- 06 febbraio 2020, in Trentola Ducenta (CE), furto aggravato in danno di un’agenzia di servizi, ove si impossessavano della somma di euro 190,00 in denaro contante ed un assegno dell’Ente Poste;
- 08 febbraio 2020, in Marigliano (NA), tentato furto aggravato in danno di agenzia si servizi, ove non riuscivano ad accedere e portare a termine il proposito criminoso;
- 13 febbraio 2020, in Santa Maria a Vico (CE), tentato furto aggravato in danno di un’agenzia assicurativa, ove non riuscivano nel proposito criminoso per mancanza di beni o valori da prelevare;
- 15 febbraio 2020, in Pomigliano d’Arco (NA), furto aggravato in danno di un esercizio commerciale, ove si impossessavano di n. 8 personal computer, n. 2 Macbook della Apple, n. 5 chitarre e n. 5 controller, del valore complessivo di euro 20mila.
Quattro degli indagati sono stati perseguiti anche per il reato di ricettazione, perché trovati in possesso di beni asportati dall’interno del negozio di Pomigliano d’Arco, durante la notte del 15 febbraio u.s., non avendo preso parte al delitto.