Una trentina le opere d’arte salvate dal terremoto, Pugnaloni orgoglioso ma il comitato C’Entro rivendica l’idea
OSIMO – Sono arrivate nella serata dell’altro ieri le 30 opere d’arte provenienti dalla Pinacoteca Gentili di San Ginesio messe in salvo dal terremoto e trasportate al Museo Civico di Osimo. Imballate adeguatamente per non comprometterne la integrità sono state scortate e collocate grazie all’aiuto di una cordata di forze dell’ordine e volontari. Un nucleo specializzato dei carabinieri, polizia locale di Osimo e volontari hanno lavorato per ore per accogliere un patrimonio artistico di grande valore messo a rischio dalle scosse del sisma, un valore aggiunto alle bellezze artistiche
che già Osimo offre. Orgoglio per il sindaco condito da qualche puntualizzazione proveniente dal Comitato cittadino per il Centro Storico C’Entro, il quale ha voluto attraverso un comunicato sottolineare come già all’indomani della forte scossa del 24 agosto aveva avanzato la possibilità, attraverso un documento ufficiale indirizzato anche all’amministrazione comunale, a Sgarbi e Papetti nel loro ruolo di esperti di arte sensibili all’argomento, e a diverse altre autorità o enti cittadini, di accogliere il patrimonio d’arte dei paesi terremotati. Si legge nella lettera “Una casa ad Osimo per i beni culturali disastrati nel terremoto del 24 agosto. (In calce al comunicato si allega di nuovo il testo, nel caso qualcuno lo avesse dimenticato…)
Il Comitato ci tiene a rimarcare l’originalità dell’idea a testimonianza del grande attaccamento che i componenti, troppo spesso ingiustamente accusati di scarsa lungimiranza e poca disponibilità, hanno nei confronti del Centro Storico di Osimo e dei gioielli culturali in esso racchiusi”.
Oggi lo straordinario patrimonio è a Osimo e il primo cittadino Simone Pugnaloni ne dà notizia attraverso il suo canale social anticipando anche quelle che potrebbero essere le iniziative per i prossimi mesi e ringraziando tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla riuscita di un operazione tanto delicata quanto importante. “ Insieme con l’istituto Campana stiamo lavorando per trovare un’adegusta collocazione a queste opere. Probabile l’allestimento di una mostra nei prossimi mesi, a breve forniremo i dettagli dell’operazione. Un ringraziamento speciale ai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale di Napoli che hanno scortato fino ad Osimo tutte le opere”.