Vas Comitato per la Valmusone “Via Fontanella una cloaca a cielo aperto”
OSIMO – In merito al comunicato apparso su una testata cartacea locale il 23 luglio, in cui la ditta Valle dell’Asino dichiarava che il sito di via Fontanelle «non è una discarica», ribadiamo quanto da noi invece sostenuto da tempo, ovvero che non esiste alcuna differenza tra “compostaggio” e “discarica di organico”, poiché nel sito in questione vengono conferiti materiale alimentare, sfalci e liquami provenienti da una non meglio chiarita lavorazione industriale.
Continua l’andirivieni di camion e camioncini (in una giornata
media, almeno quattro autotreni e cinque/sei furgoncini, ovvero venti automezzi in una strada senza uscita e a carreggiata ridotta). Strano, se si considera che nell’“istanza di dissequestro urgente” presentata in Procura dai legali della ditta si legge: «La portata media di un autocarro di quelli ritratti nella foto dalla signora Bianchetti è di 30 tonnellate. Pertanto se si suddivide la quantità giornaliera di rifiuti trattabili (9 tonnellate) per la portata di autocarri (30 tonnellate) si ottiene un numero di autocarri giornaliero di 0,3, ovvero uno ogni tre giorni, come peraltro attestato da un verbale dei vigili di Osimo». Peccato che in questi ultimi quattro giorni siano già transitati 12 autocarri per un totale stimato di 360 tonnellate di rifiuti su 2.800 annui. Qualcosa non torna nel conteggio. Un dubbio sorge spontaneo, considerato che mai sono passati soltanto due autocarri in una settimana: forse non tutto viene registrato nei formulari? E come mai camioncini carichi di sfalci di proprietà di privati (provenienti anche dalla vicina Passatempo) arrivano a scaricare anche di sabato e domenica? Difficili credere che abbiano formulari su cui registrare.
Il transito su questa stradina viene costantemente monitorato da Nerina Bianchetti (considerato poi che transitano davanti alla sua abitazione) e, quando non fotografato, viene registrato su un diario in cui si attesta tipo di camion e targa. Il traffico non è modesto, come dichiarato, sopratutto considerato che la strada è di larghezza massimo di 3,10 metri (come da relazione del geometra Pasquale Russo di Ancona e come chiunque può verificare facendo misurazioni su Google Maps).
Quanto al monitoraggio dei vari enti facciamo notare per esempio che l’ARPAM (Agenzia Regionale Protezione Ambientale delle Marche) è andata a controllare il sito solo a novembre 2014, e che l’ASL dubito sia andata di recente visto che sono aumentate in maniera esponenziale le colonie di topi e le mosche creando non pochi problemi a livello di igiene.
Il sito è una enorme cloaca a cielo aperto a differenza di compostaggi che abbiamo visitato in altre zone d’Italia , ad esempio GAIA di San Damiano d’Asti (lavora in ottemperanza alle linee guida della comunità europea), in cui tutto viene lavorato al chiuso e le strade di accesso sono assolutamente adeguate.
Come sempre avviene in Italia una volta dati i permessi, i controlli son affidati allo Spirito Santo!
Assurdo poi se si considera che a novembre la ditta ha inoltrato alla Provincia richiesta di raddoppio delle quantità da conferire in questo sito da 2800 a 5600 tonnellate l’anno.
VAS comitato valmusone