Coldiretti Marche, agriturismo al top: crescono viaggiatori green e ospitalità
ANCONA – L’agroalimentare del territorio fa da traino anche al turismo e così cresce in regione il numero delle attività e anche quello dei soggiorni. Lo afferma Coldiretti Marche nel
commentare l’ultima indagine Istat sulle attività degli agriturismo. Nelle Marche superano il migliaio, in aumento dell’1,1% in un anno. Attività che fanno del chilometro zero, delle tradizioni e delle tipicità dell’agroalimentare il loro cavallo di battaglia. Quasi il 90% delle strutture offre, oltre a menu prelibati, anche ospitalità con oltre 12mila posti letto e circa 500 piazzole di sosta per camperisti. Più del 41% delle attività è gestita da una donna. Non mancano le aziende agricole che cucinano, dal campo alla tavola, i le proprie produzioni, offrendo ai viaggiatori anche servizi e attività all’aria aperta. “Il settore agrituristico – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – cresce in parallelo all’aumentata sensibilità dei viaggiatori a temi come la tutela del paesaggio, la riscoperta di tradizioni e sapori a tavola. Coldiretti promuove costantemente queste eccellenze anche attraverso la rete di Terranostra, gli agriturismi legati alla Fondazione Campagna Amica, che attraverso un disciplinare con alti standard di qualità offrono ai viaggiatori la garanzia di alta qualità. Ai tanti corsi di cucina nei quali si diplomano i nostri agrichef, i cuochi contadini, presto si affiancheranno i corsi di agrihost per aumentare la professionalità dell’accoglienza. Che poi è il primo biglietto da visita di promozione dell’intero territorio”. Circa il 20% degli agriturismi marchigiani, per altro, è situato in montagna assumendosi anche il ruolo di presidio del territorio. Tra le attività che vanno per la maggiore ci sono quelle sportive, escursioni in mountain bike, trekking, equitazione e fattorie didattiche. Un settore in crescita anche nei consensi. Nel quale torna a crescere, di quasi il 4%, il numero di pernottamenti lunghi (da quattro giorni in su) a scapito delle vacanze brevi (da uno a tre giorni) che calano del 17%. In totale il numero di pernottamenti cresce del 4,5%.