Garanzie regionali ancora disponibili a Loreto
LORETO – L’importanza di costituire un fondo comunale destinato alla Società Regionale di Garanzia è oggi evidente in tutta la sua drammaticità. L’SRG Marche concede, infatti, garanzie di secondo livello sui prestiti erogati alle imprese del territorio, generalmente imprese piccole e medie. Questo strumento permette di facilitare il prestito, di diminuire i rischi dei Confidi (altro strumento importante per la nostra economia), di abbassare il tasso di interesse (per la diminuzione del rischio).
LORETO – L’importanza di costituire un fondo comunale destinato alla Società Regionale di Garanzia è oggi evidente in tutta la sua drammaticità. L’SRG Marche concede, infatti, garanzie di secondo livello sui prestiti erogati alle imprese del territorio, generalmente imprese piccole e medie. Questo strumento permette di facilitare il prestito, di diminuire i rischi dei Confidi (altro strumento importante per la nostra economia), di abbassare il tasso di interesse (per la diminuzione del rischio). Si tratta dunque di uno strumento fondamentale. I fondi dell’SRG vengono erogati in primo luogo dalla Regione Marche, dalle CCIAA e dai comuni (per i prestiti delle imprese con sede legale nei medesimi comuni). Ebbene ad oggi gli unici fondi comunali disponibili sono quelli del comune di Loreto che nel corso degli anni ha messo a disposizione 66.000 euro che grazie ad un moltiplicatore pari a 4 riescono a coprire più di 2 milioni di euro di prestiti. “Come associazione di categoria siamo ancora una volta a lanciare un appello a tutti i comuni della zona perché seguano l’esempio di Loreto – ha commentato Andrea Cantori, segretario di Zona Sud di Ancona – La situazione attuale, infatti, a parte l’isola felice lauretana, vede solo Osimo con un fondo ancora insufficiente, mentre tutti gli altri non hanno destinato un euro a questo strumento – conclude Cantori – Molti amministratori cercano suggerimenti e proposte efficaci alla crisi, ma quando poi si trovano strumenti utili non li si finanzia o li si sottovaluta in partenza. Occorre una maggiore sensibilità su questa tematica da parte di tutti gli amministratori di zona.”