SPECIALE TIPICITÀ’/Inaugurazione in grande stile
FERMO – Già alle 9.30 della mattina la coda davanti ai cancelli di Tipicità era invidiabile. La piccola grande cittadella del Made in Marche i metteva in vetrina, al suo interno l’operosa e industriosa Regione con i suoi prodotti tipici. Cuoio e pellami, farine e oli, alimenti alternativi, vini, salumi e carni. Tutto quello che fa delle Marche un’area a vocazione agroalimentare e non solo.
Già alle 9.30 della mattina la coda davanti ai cancelli di Tipicità era invidiabile. La piccola grande cittadella del Made in Marche i metteva in vetrina, al suo interno l’operosa e industriosa Regione con i suoi prodotti tipici. Cuoio e pellami, farine e oli, alimenti alternativi, vini, salumi e carni. Tutto quello che fa delle Marche un’area a vocazione agroalimentare e non solo. Anche qualche scolaresca a visitare l’orgoglio della propria terra, tra stand e padiglioni. Tutti rigorosamente allestiti per mostrare quando la mano dell’uomo sa operare. Tipicità sembra avere ancora molto da dire. I corridoio contrassegnati dalla moquette colorata suddividono le aree, i manifesti, le pubblicazioni accattivanti sui tavoli, il cibo tipico, tutto contribuisce a fare della manifestazione un appuntamento imperdibile, non solo per i visitatori ma anche per coloro che, addetti ai lavori, utilizzano lo spazio per confrontarsi, stringere alleanze e affari futuri. Un volano per l’economia. Tipicità è anche aggiornamento e convegni. Dai più strettamente “tecnici” a quello più suggestivi, il ghiotto incontro con i riti e le usanze della cucina del XV secolo ne è dimostrazione. Il padiglione del Sudafrica, ospite internazionale della kermesse fermana offre un colpo d’occhio ancor più vivace e colorato, vestiti e prodotti tradizionali. Impossibile trovare all’interno di un programma così variegato più di un appuntamento capace di di catturare l’interesse e la curiosità del visitatore. Il Comune di Fermo organizzatore della manifestazione, ha uno stand all’interno di Tipicità, così come altri Comuni del territorio e la Regione Marche, così come le principali organizzazioni che si occupano di agricoltura, di volontariato, di artigianato locale. Così trovano uno spazio affascinante le antiche lavorazioni della pelle, della terracotta, della paglia, del merletto a tombolo, della scarpa, vocazioni tipiche della terra marchigiana insieme a tutto l’offerta agroalimentare. Un padiglione è dedicato a Birritaly, orgoglio della birra agricola vera Made in Marche e esportata poi nel resto d’Italia. Il flusso maggiore nel pomeriggio, visitatori e convegni nelle tante sale adibite all’incontro e alla discussione.