Sapori speziati nella Cena Medioevale di questa sera
OFFAGNA – E questa sera le Feste presentano il piatto forte, è proprio il caso di dire, la Fastosa Cena Medioevale. La ricostruzione è perfetta, con i grandi tavoli a formare un grande ferro di cavallo, in alto i figuranti a rappresentare il rione che ha vinto il Palio, san Bernardino. Le tovaglie e la disposizione di piatti richiama i banchetti del Montefeltro, è d’altra parte proprio da questi sono stati emulati. Tovagliati bianchi con due righe azzurre, piatti e bicchieri in terracotta, candelieri per una cena “al lume di candela”. Sui banchetti dei nobili le posate erano utilizzate, anche se in alcuni strati sociali e in alcune epoche del Medioevo si mangiava con le mani.
E questa sera le Feste presentano il piatto forte, è proprio il caso di dire, la Fastosa Cena Medioevale. La ricostruzione è perfetta, con i grandi tavoli a formare un grande ferro di cavallo, in alto i figuranti a rappresentare il rione che ha vinto il Palio, san Bernardino. Le tovaglie e la disposizione di piatti richiama i banchetti del Montefeltro, è d’altra parte proprio da questi sono stati emulati. Tovagliati bianchi con due righe azzurre, piatti e bicchieri in terracotta, candelieri per una cena “al lume di candela”. Sui banchetti dei nobili le posate erano utilizzate, anche se in alcuni strati sociali e in alcune epoche del Medioevo si mangiava con le mani. In tavola tuttavia si trovavano solo coltello e cucchiaio, la forchetta entrerà a fare parte del corredo solo dopo, mentre in prima battuta era considerata come strumento demoniaco. Il banchetto dei nobili iniziava, e inizierà questa sera, con frutta e verdure fresche, per proseguire poi con piatti caldi e freddi. Denominatore comune l’utilizzo di spezie ed essenze per insaporire le pietanze. Quest’anno per la seconda volta sarà un ristorante della zona, specializzato nella ricerca di ricettari antichi, a confezionare la cena. Con un’aggiunta alle già collaudate erbe officinali, un’erba chiamata “spaccasassi”, di cui le nostre coste sono ricche. Durante il banchetto di questa sera a intrattenere i commensali, esattamente come avveniva nell’Età di Mezzo, giocolieri e tamburi, cantastorie e mangiafuoco. E non mancheranno nemmeno le tre figure tipiche del convivo dei nobili: lo scalco, il coppiere e il trinciante. Il primo si occupava dell’assaggio dei cibi, il secondo dell’assaggio dei vini, per evitare che il nobile padrone di casa o qualcuno dei suoi ospiti venisse avvelenato, infine il trinciante, con il compito di tagliare le carni. Servitori e servitrici rigorosamente in costume d’epoca. Un altro momento in cui il Medioevo viene vissuto direttamente, dimenticando di essere qualche centinaio di anni oltre.