Il Colombaccio tra novità e tradizione
OFFAGNA – La Fiera del Colombaccio giunta alla sua XXVIII edizione porta con sé tradizioni e novità. L’antica fiera del bestiame là dove ora sorge il parco della Fiera inaugurato questa primavera, si scambiavano animali di bassa corte nel tempo che fu, ha saputo negli anni rivedere la formula e presentarsi sempre con qualcosa di nupovo, al passo con i tempi come si dice. In questi due giorni di passerella gastronomica, turistica, sportiva, culturale, allestita con l’entusiasmo dell’amministrazione comunale e della Pro Loco guidata da Salvatore Moffa, l’offerta è veramente variegata, con qualche novità.
La Fiera del Colombaccio giunta alla sua XXVIII edizione porta con sé tradizioni e novità. L’antica fiera del bestiame là dove ora sorge il Parcco della Fiera inaugurato la scorsa primavera, si scambiavano animali di bassa corte nel tempo che fu, ha saputo negli anni rivedere la formula e presentarsi sempre con qualcosa di nupovo, al passo con i tempi come si dice. In questi due giorni di passerella gastronomica, turistica, sportiva, culturale, allestita con l’entusiasmo dell’amministrazione comunale e della Pro Loco guidata da Salvatore Moffa, l’offerta è veramente variegata, con qualche novità. Una è la presentazione del percorso semipermanente per gli appassionati delle due ruote, l’altra la possibilità di frequentare due work shop, uno dedicato alla Crescia di Offagna, l’altro all’orzo. La Crescia rappresenta un modo per presentare il lavoro industrioso degli imprenditori offagnesi ma anche del territorio, grazie alla Pro Loco il gustoso cibo verrà valorizzato, l’appuntamento è per sabato alle 17. 30. L’altro work shop ha come protagonista l’orzo con “Le proprietà benefiche e terapeutiche dell’orzo” domenica alle 17. 30, prodotto della terra assai coltivato sul territorio e “spiegato” da due esperte, l’agronoma Elena Spinsanti e la nutrizionista Donatella Manetti. La tradizione cultural gastronomica viene così enfatizzata alla luce di quelle che sono e più evidenti “sperimentazioni” che con serietà l’agricoltura del luogo sta portando avanti. Sperimentazione che si declina nell’utilizzo di farine varie, per dolci e paste e che rappresenta il valore aggiunto della terra. Di questa offerta fa parte anche l’aperitivo agricolo, momento di socializzazione e occasione per assaggiare ghiottonerie.