Fine settimana all’insegna del Fai, le giornate di primavera culturali
Torna sabato e domenica prossimi l’appuntamento alla riscoperta del territorio con tante proposte. Sarà possibile visitare luoghi normalmente chiusi al pubblico
OSIMO – Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI DI PRIMAVERA, l’amato e ormai atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana, animato e promosso con entusiasmo da tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione, saranno proposte speciali visite con ingresso a contributo in centinaia di luoghi straordinari in tutta Italia, selezionati perché solitamente inaccessibili oppure perché curiosi, originali o poco valorizzati e conosciuti.
Le proposte nella città di Osimo
Nella nostra provincia saranno 11 le aperture speciali a cura della Delegazione FAI di Ancona e dei vari Gruppi FAI, che sarà possibile visitare e scoprire nel corso dei due giorni delle Giornate FAI di Primavera. Ville, chiese, luoghi mistici, archeologici e ricchi di storia accoglieranno i visitatori che anche in questa edizione primaverile potranno godere la bellezza dei nostri territori.
Di fondamentale importanza, nella organizzazione della due giorni dedicati alla cultura, la presenza degli studenti Apprendisti Ciceroni, coadiuvati dal corpo docente, delle scuole coinvolte nel progetto di visita, grazie ai quali i visitatori saranno agevolati nella comprensione della storia dei luoghi.
Due aperture dedicate a san Francesco
Due aperture in particolare, legate a san Francesco, rivestono un carattere speciale: a Osimo la Basilica di san Giuseppe da Copertino (già dedicata al santo di Assisi dal 1234) e ad Ancona la chiesa di san Francesco alle Scale. Volendo spiegare il perché della “doppietta francescana” ricordiamo che il 2024 è un anno significativo per la spiritualità francescana in quanto cade l’ottavo centenario delle stimmate di san Francesco d’Assisi. Questo evento straordinario, avvenuto nel 1224, è uno dei momenti più emblematici della vita di San Francesco e della sua profonda unione con la Passione di Cristo. Mentre meditava e pregava sul Monte Verna, Francesco implorò di poter provare almeno un po’ dell’amore e del dolore che Gesù Cristo patì durante la Passione e la morte. La sua supplica venne accolta e il 14 settembre, Festa dell’esaltazione della Croce, le piaghe della Crocifissione apparvero sul suo corpo.
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foto Renzo Spitoni