L’Italia chiamò, la battaglia di Castelfidardo in uno spettacolo pop
CASTELFIDARDO – Debutterà domani sera (24 ottobre) e 25 ottobre al Cinema Teatro Astra di Castelfidardo per proseguire poi al Teatro
Vaccaj di Tolentino, lo spettacolo teatrale “L’Italia chiamò” Promosso da Regione Marche, Comune di Castelfidardo con Tracce di Ottocento e Fondazione Ferretti, lo spettacolo è dedicato alla Battaglia di Castelfidardo, interpretata in chiave pop, all’interno di un progetto più ampio di celebrazioni patrocinato da Museo Centrale del Risorgimento di Roma e Museo del Risorgimento di Torino. “Davvero un bel messaggio per riscoprire le nostre radici – ha dichiarato l’assessore al Turismo e Cultura Moreno Pieroni – Racconta una pagina importante della storia italiana e della terra marchigiana in particolare che è stata sede di eventi decisivi per la costruzione dell’Italia contemporanea. Un’occasione interessante per riflettere su pagine fondamentali del nostro passato, in chiave storica ma anche umana, quella delle donne e degli uomini che hanno contribuito a costruire quella giovane Italia nei sui valori e ideali. La Regione ha quindi voluto sostenere economicamente il progetto che verrà valorizzato anche fuori dai confini regionali”. “L’Italia chiamò”, diretto dal regista Victor Carlo Vitale e prodotto da Guasco srl, è uno spettacolo corale recitato e cantato dove si alternano nel ruolo di protagonisti un grande Franco Oppini e la voce suadente del soprano Annalisa Sprovieri. “Per l’idea di gioco drammaturgico – ha spiegato l’autore e regista dello spettacolo teatrale Victor Carlo Vitale – mi hanno molto aiutato i racconti non scritti, alcune testimonianze, aneddoti e ciò che si dice sia successo. Certo, i documenti su cosa sia accaduto in quella settimana di settembre del 1860 li ho studiati, scandagliati e da alcuni scritti ho preso spunto. Ma il focus dello spettacolo ‘L’Italia chiamò’ è la visione di un colono (Iacopo Cicconofri), dei briganti (Davide Bugari, Massimiliano Andreoli, Iacopo Cicconofri e Riccardo Ciabò), del militare piemontese (Massimiliano Andreoli) e di quello dell’esercito papalino (Riccardo Ciabò), di un piccolo coro di lavoratrici (Rebecca Liberati, Ludovica Mancini e Sabina Cingolani), le donne della guerra, il punto di vista umano insomma, non quello intellettuale, né politico. Poi c’è la storia, la storia che si legge sui libri, la storia che è negli archivi, affidata a Italo (Franco Oppini). Italo è nato molto tempo fa, ma non è dato sapere quando. Italia invece (Annalisa Sprovieri) non è ancora nata”. Alla presentazione pubblica dello spettacolo ha preso parte anche il cast. Franco Oppini ha sottolineato “la passione, professionalità e voglia di condividere che costituisce il tessuto connettivo di un territorio in cui ho trovato una dimensione ideale per lavorare”, elogiando l’atmosfera positiva che si respira e l’importanza di “una operazione che merita di essere esportata”. “Mi piace passare dalla vena comica e brillante ad una più seria: in questo spettacolo non recito una parte a memoria, ma mi sento dentro la storia viva e dentro la ricerca di una verità che va testimoniata”. Il sindaco Roberto Ascani e l’assessore Ruben Cittadini hanno spiegato l’ispirazione da cui è scaturita la volontà “di parlare ai giovani dell’Unità d’Italia in un linguaggio e in modo che non è mai stato utilizzato e che scava più profondamente nell’animo delle persone”, rimarcando il rapporto di collaborazione instaurato con il Museo Centrale del Risorgimento di Roma e di Torino. Carlo Zenobi, Presidente di Tracce di Ottocento e Eugenio Paoloni, Presidente della Fondazione Ferretti hanno portato la voce e le motivazioni delle associazioni che costituiscono l’humus popolare, storico e scientifico alla base del progetto patrocinato anche dal Comune di Tolentino.
Lo spettacolo ospiterà una originale versione dell’Inno di Mameli in chiave rock eseguito dal famoso gruppo Scala Mercalli, band da sempre attenta ai richiami patriottici con i musicisti
Christian Bartolacci – voce, Clemente Cattalani – chitarra sostituito da Michael Rossi, Federico Gianantoni – chitarra, Sergio Ciccoli – batteria, Giusy Bettei – basso
Le prevendite proseguono on line e presso la Pro Loco al prezzo di 10 €.
Info e prevendite: Proloco di Castelfidardo 071 7822987
Link per prevendite on line:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-litalia-chiamo-24-ottobre-2019-74293920115?fbclid=IwAR0G1JLlqpKrI14UxpI7MpJphIcGrdNchq0OpDXtLbAHx4RWe7zcCxe-P0w