“La zanzara” al Fesitval del Giornalismo d’Inchiesta “Gianni Rossetti”
OSIMO – Irriverenti, caustici, geniali. In una parola: unici. Sono Giuseppe Cruciani e David Parenzo, i conduttori della celebre trasmissione radiofonica “La zanzara”, ospiti il prossimo venerdì 2 settembre del Cinema Teatro Torquis di Filottrano, nell’ambito dell’undicesima edizione del Festival del Giornalismo d’Inchiesta delle Marche “Gianni Rossetti”.
A 16 anni dalla prima puntata di quello che sarebbe diventato uno dei format più noti di sempre, capace di rivoluzionare il panorama radiofonico italiano, il celebre duo racconterà la genesi del fortunato prodotto ormai divenuto ammiraglio del palinsesto di Radio24, svelando i retroscena e raccontando ciò che le frequenze non riescono a trasmettere. Il tutto, ovviamente, con la stessa schiettezza ed ironia che li contraddistingue, per la gioia di chi li segue da sempre, ogni sera, e non ha mai perso una puntata de “La zanzara”.
Sarà l’occasione per affrontare i più scottanti temi d’attualità, anche quelli solitamente tralasciati da giornali e programmi televisivi perché troppo divisivi ma che ne “La zanzara” trovano da sempre un terreno fertile in cui crescere, tra gli interventi degli ascoltatori e gli alterchi dei conduttori. Perché sta proprio in questo, nel parlare di tutto senza freni inibitori o tabù, la forza dello show di Cruciani e Parenzo, da molti aspramente criticato per l’eccessiva franchezza così come da tanti altri apprezzato per la sua schiettezza.
Del reso, l’indole “ribelle” de “La zanzara” la si percepisce già nel nome scelto per battezzare la trasmissione, preso a prestito dal giornale dei ragazzi del Liceo Parini di Roma, divenuto celebre alla fine degli anni ‘60 grazie ad un contestato articolo sulla sessualità adolescenziale. Ma sarà anche l’occasione mettere i conduttori faccia a faccia con le posizioni di chi critica la loro trasmissione, per avere il punto di vista di chi “La zanzara” non solo l’ha concepita ma ne tira anche le redini da oltre tre lustri. Appuntamento per il 2 settembre, dunque, per scoprire e celebrare uno dei capisaldi della radio italiana.