Sgarbi ha presentato la “sua” mostra, tra ricordi autobiografici e lezioni d’arte
OSIMO – Inutile dirlo, Vittorio Sgarbi “tiene” e ruba la scena. Si impone alla platea mischiando racconti autobiografici a commenti d’arte. Ingloba nel mondo artistico anche chi di arte non ne sa molto. E infatti questa mattina ha raccontato fin dai primi vagiti la nascita e crescita del progetto, due anni di lavoro, inaugurato da poche ore a Palazzo Campana a Osimo. La mostra nella quale sono presenti 135 opere della sua collezione privata esposte per la prima volta al grande pubblico in occasione dell’evento osimano “Lotto Artemisia – Guercino. Le stanze di Vittorio Sgarbi”, nell’anno
del Giubileo “anche se io con il Giubileo non c’entro nulla” ha commentato. Collezione Cavallini – Sgarbi, là dove proprio la mamma, Cavallini, del critico d’arte ha avuto un ruolo centrale nell’acquistare, riportare in Italia da musei stranieri e aumentare la preziosa collezione della casa. “Questa mostra è più bella di quella di due anni fa ‘Da Rubens a Maratta’, ha sottolineato Vittorio, quasi a spiegare il perché di quella sua presenza così puntuale specie in questa ultima settimana, nei locali di Palazzo Campana. Un allestitore notturno che fino a qualche ora prima della conferenza stampa ha sistemato luci, cambiato postazioni ai quadri, rivisto i dettagli. Si narra un episodio di qualche mattina fa, primissima mattina, forse le 6. Sembra che nella piazza del Comune siano stati avvistati Sgarbi e il sindaco Simone Pugnaloni, reduci da una lunga notte di sistemazione della mostra. Il primo ancora frizzante e ben sveglio il secondo con chiari segni di cedimento. Ma tant’è. Sgarbi produce alla notte. L’incontro voluto oggi a ridosso dell’apertura ufficiale dei battenti, ha visto al tavolo dei relatori Raimondo Orsetti, presidente dell’Istituto Campana e dirigente del settore internazionalizzazione in Regione, l’assessore regionale alla cultura Moreno Pieroni, il critico d’arte e punto di riferimento della mostra di Ascoli Piceno, anch’essa made in Sgarbi, Stefano Papetti, il primo cittadino di Osimo Simone Pugnaloni, Elisabetta Leonardi riferimento della Fondazione don Carlo Grillantini, il vice sindaco di Osimo e assessore alla Cultura Mauro Pellegrini. Quest’ultimo, si narra ancora, sia stato molto presente nei giorni dell’allestimento della mostra.L’esposizione è stata studiata, come stato riferito in sede di presentazione, secondo un criterio cronologico che partendo dal 1400 arriva fino al 1800, opere all’interno delle quali è presente più di un artista marchigiano, ma che allo stesso tempo permette di muoversi attraverso tecniche, scuole, momenti storici, personaggi di primissimo piano.La mostra, come ha voluto ben sottolineare Vittorio Sgarbi, è dedicata alla madre e alla passione con cui Elvira ha seguito il figlio nella sua fase di collezionista di opere d’arte.Da Palazzo Campana alle 19 il collegamento con “8 e mezza” il programma condotto da Lilli Gruber su La7. L’evento a Osimo fino al 30 ottobre 2016.
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