Sicurezza urbana e microcriminalità al centro del convegno Auser di questo pomeriggio a Osimo
OSIMO – Marche isola felice in quanto a sicurezza dei cittadini? Non proprio. Se da una parte non è necessario diffondere falsi allarmismi dall’altra è bene tenere bene aperti gli occhi, soprattutto non perdere i contatti con la realtà nella quale si vive e stare all’erta. Che significa conoscere e sapere per poi tutelarsi e lavorare nella direzione della sicurezza urbana. E’ questo il senso dell’interessante convegno proposto da Auser Osimo questa sera alle 17. 15 a Palazzo Campana “Sicurezza Urbana e Rischio Criminalità – è ora di aprire gli occhi”. Le Marche una volta veramente luogo quasi immune da criminalità e illeciti, oggi presenta un volto ben diverso dove sia la piccola microcriminalità che la delinquenza organizzata ha trovato un posto dove agire a danno della cittadinanza. Gli episodi si moltiplicano e in senso inversamente proporzionale diminuisce la percezione di protezione da parte
del singolo. Che sia una microcriminalità locale ma anche di “confine” lo dimostrano le indagini delle forze dell’ordine dalle quali si rileva che anche dalle regioni limitrofe arrivano bande organizzate per colpire fuori regione e tornare poi a casa propria.
Di rilievo gli ospiti chiamati al tavolo dei relatori, ospiti che hanno fatto dell’argomento oggetto di studio approfondito con dati. E’ il caso di Piergiorgio Carrescia onorevole e presidente dell’associazione Adesso Marche che dopo i saluti di rito aprirà i lavori illustrando i risultati di uno studio mirato sull’argomento. A seguire Matteo Bisacrini presidente di Auser Osimo. Gli interventi saranno affidati a Stefano Padovano criminologo e docente all’Università di Genova che parlerà di Rischio mafia e microcriminalità nella isole felici e a Federica Dolci vice presidente Auser Osimo con l’intervento su L’insicurezza urbana: che fare? Quasi a cercare risposte alle domande di tutela e protezione che la cittadinanza osimana, ma non solo, si pone di fronte a fatti criminosi che lasciano al cittadino quel senso di impotenza e fragilità. Seguirà il dibattito pubblico durante il quale il pubblico potrà intervenire per porre quesiti o avanzare richieste o anche raccontare fatti. Le conclusioni saranno affidate a Mario Morgoni, senatore membro della commissione bicamerale d’indagine sugli illeciti ambientali.