Torna in mare la tartaruga Scorza
NUMANA – Ultima liberazione ufficiale nel calendario di Numana città delle Tartarughe. Consueto successo in termini di prenotazioni con i posti disponibili già esauriti da alcuni giorni. Martedì 2 settembre le imbarcazioni dei Traghettatori del Conero salperanno alla volta delle Due Sorelle (imbarco alle ore 16.00 nel porticciolo di Numana) per reinserire nel proprio habitat l’esemplare di Caretta ribattezzato Scorza. Il nome è stato dato dalla Fondazione Cetacea di Riccione, partner del progetto europeo di tutela ambientale NetCet e protagonista di una duratura collaborazione con il Comune di Numana e lo Studio Ideazione di Castelfidardo. Scorza è stata ritrovata nelle reti di un peschereccio a largo di Ravenna nel mese di maggio 2013 per poi essere curata dagli esperti della Fondazione onlus romagnola. Il profondo squarcio sul carapace ha richiesto una serie di delicati interventi chirurgici culminati con l’applicazione di una resina particolata già utilizzata per Lisa, esemplare liberato con successo martedì scorso. Secondo i biologi che hanno seguito il caso è giunta l’ora del ritorno in mare. In chiusura un’estate soddisfacente per la spiaggia della caletta di riabilitazione tra l’arenile dei frati e la Spiaggiola di Numana, tratto che ha visto alternarsi varie tartarughe marine per trascorrere la convalescenza in un’area sicura.
NUMANA – Ultima liberazione ufficiale nel calendario di Numana città delle Tartarughe. Consueto successo in termini di prenotazioni con i posti disponibili già esauriti da alcuni giorni. Martedì 2 settembre le imbarcazioni dei Traghettatori del Conero salperanno alla volta delle Due Sorelle (imbarco alle ore 16.00 nel porticciolo di Numana) per reinserire nel proprio habitat l’esemplare di Caretta ribattezzato Scorza. Il nome è stato dato dalla Fondazione Cetacea di Riccione, partner del progetto europeo di tutela ambientale NetCet e protagonista di una duratura collaborazione con il Comune di Numana e lo Studio Ideazione di Castelfidardo. Scorza è stata ritrovata nelle reti di un peschereccio a largo di Ravenna nel mese di maggio 2013 per poi essere curata dagli esperti della Fondazione onlus romagnola. Il profondo squarcio sul carapace ha richiesto una serie di delicati interventi chirurgici culminati con l’applicazione di una resina particolata già utilizzata per Lisa, esemplare liberato con successo martedì scorso. Secondo i biologi che hanno seguito il caso è giunta l’ora del ritorno in mare. In chiusura un’estate soddisfacente per la spiaggia della caletta di riabilitazione tra l’arenile dei frati e la Spiaggiola di Numana, tratto che ha visto alternarsi varie tartarughe marine per trascorrere la convalescenza in un’area sicura.