Nasce il distretto turistico Riviera del Conero e Colli dell’Infinito. 16 comuni per 500 kmq di territorio
OSIMO – La città di Osimo è parte integrante del distretto turistico “Riviera del Conero e Colli dell’Infinito”, formalmente riconosciuto dalla Regione Marche, con l’obiettivo di riqualificare e destagionalizzare l’offerta turistica, accrescere lo sviluppo delle
aree che ne fanno parte, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi, assicurare garanzie giuridiche alle imprese, in particolare sulle opportunità di investimento e di accesso al credito.
La conferenza dei servizi si è tenuta lo scorso giovedì e vi hanno preso parte il dott. Pietro Talarico, dirigente regionale settori Turismo, Commercio e Tutela dei Consumatori, i sindaci e gli assessori dei comuni di Numana, Sirolo, Porto Recanati, Recanati, Potenza Picena, Loreto, Osimo, Camerano, Castelfidardo, Filottrano, Montefano, Offagna, Agugliano, Polverigi, Santa Maria Nuova.
Capofila del progetto è l’Associazione Riviera del Conero e Colli dell’Infinito, ente di promozione turistica che riunisce sotto di sé ben 16 comuni lungo 500 km² di territorio e oltre 500 strutture ricettive. Il documento ,siglato tra la Regione Marche e i sindaci dei comuni del nuovo Distretto, sarà confermato entro fine mese dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo. “Nel turismo occorre professionalità, organizzazione e definizione dei ruoli – ha sottolineato il direttore marketing dell’associazione Massimo Paolucci – nell’ambito di una destinazione turistica integrata e in sinergia con il piano strategico regionale”.
“L’economia dell’area del Conero ha una rilevante presenza nel settore turistico – ha affermato al termine dell’incontro il presidente dell’associazione Riviera del Conero e Colli dell’Infinito Carlo Neumann – che si è andato consolidando negli anni ed è divenuto ormai principale fonte di reddito per i residenti. Oltre alla presenza di strutture ricettivo-alberghiere e della ristorazione, esiste tutto un indotto di servizi ed attività artigianali che richiede una sempre maggiore qualificazione ed efficienza”. Ma come ha ricordato Neumann “il turismo dell’area ha bisogno di un’adeguata ed improrogabile fase di rilancio, sia dal punto di vista strutturale che organizzativo, di formazione e qualificazione professionale, di promozione e marketing”. Attività che saranno messe in campo in maniera più forte e incisiva proprio grazie al nuovo Distretto.
Fra gli obiettivi del prossimo futuro il Distretto mira a trasformarsi in un’area a ‘burocrazia zero’, con procedure semplificate per l’avvio di attività imprenditoriali e per il riconoscimento da parte del Ministero di contributi diretti agli operatori.